Post by ale.romaAl momento, solo questa info ..
http://www.iltirreno.quotidianiespresso.it/giornalilocali/index.jsp?s=tirreno
la cosa che ho notato, e' che quando c'erano i carabinieri, quelli della
scuola ( credo) gridavano verso i kite di stare a 200 mt dalla
riva....comunicazione mai sentita in precedenza....
per chi non lo sà le Capitanerie emettono delle ordinanze, questa e per
la zona PortoTorres-Capo Testa (Sardegna).
(....omissi)
ART. 11- DISCIPLINA SULL’USO DELLE TAVOLE A VELA (WINDSURF), DEI
KITE-SURF, DELLA NAVIGAZIONE DI MOTO D’ACQUA, ACQUASCOOTER, JETSKY E
NATANTI SIMILARI
Navigazione ed uso delle tavole a vela (windsurf)
11.1. I windsurf possono navigare in ore diurne, ad una distanza non
superiore ad un miglio nautico dalla costa. La navigazione a mezzo
windsurf è vietata:
durante la stagione balneare in tutte quelle zone riservate alla
balneazione ove non esistano corridoi di lancio opportunamente delimitati;
all’interno dei porti e lungo le rotte di accesso ai medesimi;
ai minori di anni 14 (quattordici).
11.2. Coloro che intendono esercitare tale attività devono indossare
permanentemente una
cintura di salvataggio di tipo approvato.
Navigazione ed uso del kite- surf
11.3.L’attività del kite-surf deve essere effettuata in ore diurne nei
tratti del litorale preventivamente individuati dall’Autorità
Amministrativa competente (Regione Autonoma della Sardegna). Tale
attività è consentita alle persone che abbiano compiuto 16 (sedici) anni
e in possesso di apposita autorizzazione rilasciata dal Capo del
Circondario.
11.4.Ai kite-surf è vietato:
- navigare in zone frequentate dai bagnanti;
navigare all’interno dei porti del Circondario Marittimo, nelle zone di
mare destinate all’ancoraggio e partenza di navi e lungo le rotte di
accesso alle medesime;
navigare a distanza inferiore a metri 500 dall’imboccatura dei porti del
Circondario Marittimo;
navigare ad una distanza inferiore a 300 metri e superiore a 1000 metri
dalla costa.
11.5.Coloro che intendono esercitare tale attività devono:
garantire una distanza di sicurezza da altri mezzi nautici,
eventualmente presenti in zona;
indossare permanentemente attrezzatura ausiliaria al galleggiamento
(cintura di salvataggio, trapezio galleggiante e/o muta galleggiante) di
tipo approvato ed un elmetto di protezione;
possedere dispositivo di sicurezza che permetta l’apertura dell’ala sia
dei kite-surf a 2 cavi che a 4 cavi con conseguente sventramento (in
entrambi i casi, l’ala dovrà essere munita di ritenuta di sicurezza
vincolata alla persona);
esercitare in condizioni meteo favorevoli e segnatamente con assenza di
raffiche e con venti di intensità non superiore ai 20 nodi (8-10 m/s).
11.6. Corridoio di lancio per kite-surf
Nella zona di mare prioritariamente destinata alla balneazione, gli
atterraggi e le partenze dei kite-surf devono avvenire esclusivamente
all’interno di corridoi di lancio, all’uopo predisopsti, aventi le
seguenti caratteristiche:
larghezza fronte a spiaggia metri 30 (trenta) ad allargarsi fino ad
un’ampiezza massima di 50 (cinquanta) metri ed a una distanza dalla
costa di 100 (cento) metri;
delimitati lateralmente fino alla distanza di 300 (trecento) metri dalla
battigia da due linee di gavitelli di colore arancione collegati tra
loro da una sagola tarozzata e distanziati ad intervalli non inferiori a
metri 10 nei primi 100 e successivamente a 50 metri;
i corpi morti dei gavitelli costituenti le predette linee devono essere
collegati fra loro sul fondo mediante una cima non galleggiante;
per agevolare l’individuazione dei corridoi di rientro in spiaggia
l’ultimo gavitello esterno (destro e sinistro) posto al limite della
linea dei metri 300 deve avere un diametro di centimetri 80, con
indicato il nome del titolare e il numero di autorizzazione;
l’imboccatura a mare deve essere individuata mediante il
posizionamento di bandierine bianche sui gavitelli esterni di delimitazione;
all’interno del corridoio deve essere presente la segnaletica,
possibilmente anche nella lingua inglese, francese – tedesca indicante:
“divieto di balneazione – l’uso del corridoio è riservato
all’atterraggio ed alla partenza dei kite-surf ”;
l’uso del corridoio deve essere libero e gratuito.
Norme di comportamento:
la circolazione dei kite-surf all’interno del corridoio dovrà avvenire
con le seguenti modalità:
la partenza ed il rientro deve essere effettuata con la tecnica del Body
Drag (il corpo trainato in acqua dall’aquilone) fino alla distanza di
150 metri dalla battigia;
nei metri 150 sopracitati è consentito il transito di un kite-surf per
volta, con diritto di precedenza ai mezzi di rientro in atterraggio;
colui che utilizza il kite-surf in caso di diminuzione improvvisa del
vento e conseguente difficoltà ad effettuare l’atterraggio nel corridoio
potrà abbattere il paracadute e rientrare a nuoto dalla distanza di 300
metri;
l’impiego del corridoio è limitato alle operazioni di atterraggio e
partenza dalla spiaggia.
Post by ale.romaComunque li, non ce' nessun controllo, non ci sono i corridoi di uscita,,,
ed in un posto a rischio Kite, ci vorrebbe un controllo maggiore, o
autodisciplina....
Anche dall'altro lato Parcheggione, prima dell'incidente, c'era un Kite che
saltava vicino riva, e tutto perche c'era un tizio con un cavalletto e
macchina fotografica.
Saluti Alex 202